“Free Ebrei", VII, 2, novembre 2018
Obadiah Sforno and his world
"The Philosophical Canon of Obadiah Sforno and his Contemporaries"
di Giada Coppola
Abstract
Giada Coppola reports the Second International Symposium devoted to Obadiah Sforno, one of the last Italian Jewish scolastic philosophers, which was organized by DFG under the direction of Giuseppe Veltri and Saverio Campanini.
Dal
cinque all’otto Novembre l’Università di Amburgo ha ospitato il secondo
Simposio Internazionale “Obadiah Sforno and
His world” . Il progetto Between Two Worlds: The tractate Or ‘Ammim (Light
of the Nations) of the Last Jewish Scholastic Philosopher Obadiah Sforno in its
Hebrew and Latin Version è finanziato dalla DFG (Deutsche
Forschungsgemeinschaft / Associazione tedesca per la ricerca) e diretto dal
Professor Giuseppe Veltri (Universitá di Amburgo) e dal Professor Saverio
Campanini (Universitá di Bologna) con la collaborazione di due giovani
ricercatori il Dr. Giada Coppola e Florian Dunklau. Il progetto verte sulla
prima edizione, traduzione inglese e commento del trattato filosofico Or
‘Ammim (La Luce delle Nazioni) e della prima edizione del commento
all’opera di Sforno composto da Elia da Butrio.
Gli interventi della conferenza, dedicata al canone filosofico di Obadiah Sforno
e dei suoi contemporanei, si sono essenzialmente incentrati sulla ricezione del
pensiero di Sforno in ambiente ebraico e latino e su alcuni particolari aspetti
delle sue dottrine. Alla luce delle nuove ricerche il rabbino, esegeta e medico
Obadiah Sforno (1475?-1550) non solo può
essere considerato come l’ultimo esponente dello “Scolasticismo Ebraico” ma
anche come l’ultimo rappresentante di quello che può essere definito “Averroismo
Ebraico”. L’Or ‘Ammim viene pubblicato a Bologna nel 1537 ed è l’autore
in persona a tradurre il trattato in latino con il titolo di Lumen Gentium (Bologna,
1548).
L’opera scritta sotto forma di summa verte principalmente su 15 Quaestiones
volte ad investigare argomenti di natura fisica (creazione del mondo),
metafisica (Dio, provvidenza e immortalitá dell’anima) e morale (libero
arbitrio). Pur accetttando alcune delle dottrine Aristoteliche-Averroistiche,
Sforno confuta quegli insegnamenti che si opporrebbero ai principi della
religione ebraica, non soltanto utilizzando gli stessi argomenti filosofici
presentati da Aristotele e dal suo Commentatore ma anche adducendo come prova
della loro infondatezza alcuni passi delle Sacre Scritture.
La figura di Sforno, come emerso dall’intervento di apertura del Professor
Veltri, è un ponte tra Medioevo e Rinascimento, tra Filsofia ed Esegesi, tra
due mondi appunto. Gli interventi degli altri partecipanti si sono incentrati su
alcuni aspetti peculiari del pensiero di Obadiah Sforno: da una parte questioni
di carattere meramente filosofico (Warren Zev Harvey, Steven Harvey e Giada
Coppola) dall’altra esegetico (Jean Pierre Rothschild, Rav. Joseph Levi e Yael
Sela Teichler). Degno di nota è lo studio su Sforno e la sua famiglia (Saverio
Campanini) e l’attenzione rivolta attorno ad alcune delle figure
“emergenti” – come Elia da Butrio / Nola - che avrebbero seguito gli insegnamenti
del rabbino una volta stabilitosi a Bologna ( Guido Bartolucci, Rav. Moshé
Kravetz e Florian Dunklau).
Il prossimo anno è prevista la pubblicazione degli atti del convegno, che
prevede ugualmente l’inserimento dei contributi al primo Simposio
Internazionale “Obadiah Sforno and His world” (Amburgo, 18-19 gennaio 2017).
Casella di testo
Citazione:
Giada Coppola, Obadiah Sforno and his world, "Free Ebrei. Rivista online di identità ebraica contemporanea", VII, 2, novembre 2018
url: http://www.freeebrei.com/anno-vii-numero-2-luglio-dicembre-2018/giada-coppola-obadiah-sforno-and-his-world
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