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Vincenzo Pinto è uno studioso del nazionalismo ebraico e della storia intellettuale del nazionalismo. Dopo la laurea in storia contemporanea conseguita all'Università di Torino nel 1998, ho ottenuto un dottorato in storia contemporanea alla medesima università (2003), uno in scienze storiche all'Università della Repubblica di San Marino (2006) e uno in studi italiani all'Università "Stendhal" di Grenoble (2012). Nel 2007 ha ottenuto una borsa postdottorato dalla Fondazione "Luigi Firpo" di Torino e nel 2008 un assegno di ricerca dalla Fondazione "Alfieri" della stessa città. Ha ottenuto anche due borse di studio DAAD nel 2003 e 2007, così come un assegno dal Vidal Sasson International Center for the study of Antisemitism di Gerusalemme (2007). Dal 2008 è docente di storia e filosofia nei licei torinesi.
Ha varie esperienze di ricerca in Israele (Istituto Jabotinsky a Tel Aviv, CZA e CAHJP a Gerusalemme), nel Regno Unito (PRO a Londra-Kew, British Library) e in Germania (Germania Judaica a Colonia, Institut fuer Zeitgeschichte a Monaco di Baviera, Università "Alberto Ludovico" di Friburgo in Bresgovia e Libera Università di Berlino). Inoltre, ha collaborato con l'Istituto storico "Gateano Salvemini" di Torino. Nel 2012 ha fondato la rivista "Free Ebrei" e ha iniziato a pubblicare libri con lo stesso marchio.
Il Dottor Pinto ha pubblicato alcune monografie dedicate al sionismo, all'antisemitismo e all'identità ebraica: I sionisti (M&B, 2001); Imparare a sparare (Utet, 2007); Apoteosi della germanicità (Icaro, 2009); La terra ritrovata (Giuntina, 2012); Un Cristo ebreo? (Free Ebrei, 2013); In nome della patria (Le Lettere, 2015).
Ha inoltre tradotto e pubblicato numerose curatele dall'inglese, dal francese e dal tedesco: Stato e libertà (Rubbettino, 2002); Dialogo sulla razza (M&B, 2003); La bella Rosalinda (M&B, 2004); Nietzsche e Sion (Giuntina, 2006); La tigre sotto la pelle (Bollati Boringhieri, 2008); L'ebreo e l'ebraismo nell'opera di Rembrandt (Giuntina, 2008); Volontà di potenza (M&B, 2008); Il salonicchiota in nero (Belforte, 2009); Il prete con la kippah (Città Futura, 2012); Un'edizione tascabile di alcuni racconti per lo più reazionari (Belforte, 2013); Rembrandt come educatore (Free Ebrei, 2013); Nomadi (Free Ebrei, 2013); Epifanie della legge (Free Ebrei, 2014); Il bello della morale (Mayse, 2014); Una corona per Sion (Free Ebrei, 2015); Spirito e lettera (Antisemitica, 2015); La mia battaglia di Adolf Hitler, 2 volumi (Edizione critica e saggi, Free Ebrei 2017); Bundist Legacy after the Second World War (Brill 2018)
Vincenzo Pinto is a scholar of Jewish nationalism and intellectual history of nationalism. After graduating in contemporary history at the University of Turin in 1998 , he received a PhD in contemporary history from the same university (2003), a PhD in historical sciences from the University of the Republic of San Marino (2006) and a PhD in Italian studies from the University "Stendhal" of Grenoble (2012). He was granted a Postdoc fellowship by Fondazione "Luigi Firpo" in Turin (2007) and was a temporary research associate at the Fondazione "Alfieri" in Turin (2008). He also receveid 2 DAAD scholarships in 2003 and 2007, as well as a grant from the Vidal Sasson International Center for the study of Antisemitism in Jerusalem (2007). From 2008 he has been teaching history and philosophy in Turin.
He has various experiences of research in Israel (Mahon Jabotinsky in Tel Aviv, CZA and CAHJP in Jerusalem), the UK (PRO in London-Kew, British Library) and in Germany (Germania Judaica in Cologne, Istitut fuer Zeitgeschichte in Munich, Albert-Ludwigs-Universitaet in Freiburg im Breisgau and Freie Universitaet in Berlin). He also collaborated with Historical Institute "Gaetano Salvemini" in Turin. In 2012 he founded the web journal "Free Ebrei" and started publishing books and Italian edition through "Free Ebrei" brand.
Dr. Pinto has published several essays dedicated to Zionism, anti-Semitism and Jewish identity: I sionisti (M&B, 2001); Imparare a sparare (Utet, 2007); Apoteosi della germanicità (Icaro, 2009); La terra ritrovata (Giuntina, 2012); Un Cristo ebreo? (Free Ebrei, 2013); In nome della patria (Le Lettere, 2015).
He has also translated and published a lot of Italian editions from English, French and German: Stato e libertà (Rubbettino, 2002); Dialogo sulla razza (M&B, 2003); La bella Rosalinda (M&B, 2004); Nietzsche e Sion (Giuntina, 2006); La tigre sotto la pelle (Bollati Boringhieri, 2008); L'ebreo e l'ebraismo nell'opera di Rembrandt (Giuntina, 2008); Volontà di potenza (M&B, 2008); Il salonicchiota in nero (Belforte, 2009); Il prete con la kippah (Città Futura, 2012); Un'edizione tascabile di alcuni racconti per lo più reazionari (Belforte, 2013); Rembrandt come educatore (Free Ebrei, 2013); Nomadi (Free Ebrei, 2013); Epifanie della legge (Free Ebrei, 2014); Il bello della morale (Mayse, 2014); Una corona per Sion (Free Ebrei, 2015); Spirito e lettera (Antisemitica, 2015); La mia battaglia by Adolf Hitler, 2 volumes (Critical Edition and Essays, Free Ebrei 2017); Bundist Legacy after the Second World War (Brill 2018).